Longerin Cima Sud dalla Val Digon (CAI-165-195)

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CAI-165-195
Tratto di Strada tra M.ga Melin e P.so Palombino
Tratto di Strada tra M.ga Melin e P.so Palombino

.165 La nostra escursione comincia alla quota di 1660 ms.l.m. di M.ga Melin oppure se preferiamo possiamo lasciare l’auto a Pian della Mola 1420 ms.l.m. Il tragitto per la malga passa per bosco di abeti ed e’ asfaltato fino alla costruzione. Ad oggi in qualche punto la strada e’ molto dissestata, specie quando si deve attraversare il Rio Mandrette. In una mezzoretta di salita percorriamo tutta la Val di Melin verso Est e giungiamo all’omonima Malga, dove il bosco lascia spazio al pascolo tuttora usato. Procediamo nella stessa direzione passando ora su strada sterrata con segnavia CAI-165, ben presto, salendo, il pascolo lascia spazio di nuovo al bosco misto fra abeti e cespugli. Zona molto ricca d’acqua che presenta anche momenti paludosi. Procediamo ora girando gradualmente verso sud; l’abetaia non ci lascia mai fintanto che comincia a mischiarsi con i larici e si dirada. A questo punto siamo ormai alla quota di 2035 ms.l.m. del P.so Palombino, crocevia importante che sovrasta la Val di Londo e da cui si ha accesso alla salita per il M.Palombino attraverso la via normale con segnavia CAI-142, ma da cui si può anche scendere in Val Visdende per sentiero con segnavia CAI-167.

La Via delle Sterpe dietro ai Torrioni dei Longerin
La Via delle Sterpe dietro ai Torrioni dei Longerin

Dal Passo i Torrioni dei Longerin ci osservano severi e da molto vicino. Continuiamo per segnavia CAI-165, che ora procede in orizzontale percorrendo i ghiaioni alla base dei Torrioni. Giunti all’estremita’ Est del complesso il sentiero svolta verso Sud e sale decisamente di quota. Saliamo fino a giungere ad una piccola forcella a cavallo dell’ultimo Torrione da cui abbiamo uno squarcio unico su tutta cima Val Vissada. Ora facendo attenzione allo snodarsi della via, non sempre ben chiara, ci indirizziamo verso l’altro versante dei Torrioni stando attenti a non scivolare in basso visto che la pendenza e’ notevole e vista anche la presenza di erba che puo’ essere scivolosa in caso di pioggia e data anche l’esigua larghezza del sentiero. Pian piano si svolta verso Sud Ovest e, oltrepassato un piccolo saliscendi franoso, si puo’ scendere agevolmente per prati ripidi fino ad incrociare il sentiero con segnavia CI-195 che porta dritto a Cima Sud.

La Salita ai Torrioni d. Longerin da Londo
La Salita ai Torrioni d. Longerin da Londo
Cima Vissada e Schiaron da Torrioni dei Longerin
Cima Vissada e Schiaron da Torrioni dei Longerin
La Salita a C.ma Sud d. Longerin da C.ma Vissada
La Salita a C.ma Sud d. Longerin da C.ma Vissada

.195 Riprendiamo il percorso imboccandoo il sentiero con segnavia CAI-195, che sale dritto alla Cima Sud. Si prosegue verso Ovest, salendo per prati, e gradualmente si entra nell’arena naturale che contraddistingue il monte. Ben presto i prati lascian spazio alla ghiaia che confonde il sentiero facendolo scomparire alla vista, specie se all’inizio della stagione. Si sale zigzagando tra grosse rocce contraddistinte spesso dalla bandierina segnavia fino a che, oramai in quota 2460 ms.l.m., uscendo di qualche metro dal sentiero principale, si puo’ raggiungere una forcella dalla quale si guadagna una visuale unica sul lato Ovest del monte che permette di scorgere il confine di stato e il Gruppo dello Spina. Il tratto finale della salita punta verso Sud Ovest, si attraversa il canale da destra verso sinistra puntando la F.la successiva sotto cima, facendo attenzione a non far partire i sassi vaganti. In pochi metri si arriva a veder la croce di cima e volgendoci in dietro, guardando in basso, notiamo che la strada fatta e’ ripidissima. Mancano pochi metri e con qualche passo si raggiunge la vetta. La vista in giornate limpide e’ incantevole. Tutta la Val Vissada si estende sotto di noi, anche lo Schiaron ed il S.Daniele sono sotto di noi e piu’ in la’ si estende la Val Visdende, mentre nelle altre direzioni spunta la Linea di Confine, il Palombino, il Monte Zovo e il blocco dello Spina.

Quasi in cima alle C.de dei Longerin con la neve
Quasi in cima alle C.de dei Longerin con la neve

.considerazioni La salita alle C.de dei Longerin porta ad un altitudine di 2523 ms.l.m. della Cima Sud; partendo dalla M.ga Melin si ha un’elevazione di 863m e si percorrono 5km in circa 3 ore. La difficolta’ dell’escursione e’ EE in quanto lungo la salita al monte vera e propria, sul segnavia CAI-195, il sentiero non e’ ben marcato, costringendoci a procedere per ghiaie e rocce anche con pendenza significativa. Inoltre l’attraversamento dei torrioni richiede esperienza nel seguire la traccia che in alcuni punti non e’ evidente ed alcuni passaggi sul lato Sud possono definirsi pericolosi. La discesa puo’ essere intrapresa anche sul versante Sud della Montagna, in questo caso il sentiero e’ segnato poco e solo ad ometti di pietra.

La Croce di Cima Sud Longerin
La Croce di Cima Sud Longerin
Veduta della Val di Londo dal Fortino dei Longerin
Veduta della Val di Londo dal Fortino dei Longerin

.La Galleria Appena oltrepassata la F.la Longerin, prima di incrociare il sentiero per il P.so Palombino, scendendo per un sentiero seminascosto dai mughi, si puo’ visitare una galleria scavata nella roccia risalente alla Prima Guerra Mondiale. L’eventuale riparo si inoltra nel Torrione per una quindicina di metri e termina sull’altro lato, in cui troviamo una finestrella che da’ sulla Val di Londo.

Acqu abbondante

.acqua Il tracciato garantisce una buona scorta di acqua, specialmente la prima parte della salita in Val di Melin e fino all P.so Palombino. La seconda parte invece non presenta alcuna fonte d’acqua, che dovra’ pertanto essere presa prima.

.bici La salita puo’ essere intrapresa anche in bicicletta ma soltanto fino al P.so Palombino in quanto la strada e’ generalmente larga. La salita a Cima Sud per sentiero 195 e l’attraversata dei torrioni per sentiero 165 non sono intraprendibili in bicicletta. L’escursione puo’ continuare scendendo dal passo e dirigendosi verso la Val Visdende.

Cane portabile

.cane Tutta l’escursione puo’ essere accompagnata da un cane o piu’, a patto che l’animale sia abituato all’altitudine e sappia comportarsi sui sentieri di alta montagna in presenza di pietre rotolanti. In alternativa si deve procedere con un guinzaglio. In genere non sono presenti passaggi che possono mettere in difficolta’ gli animali a quattro zampe.

.ripari La presenza del nuovo bivacco Val Vissada e della grotta al Longerin garantisce un buon riparo in caso di maltempo.