Le 3 Cime di Vissada

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La Parte Nord-Est del Gruppo Centrale dalle Forcellette del M.Rinaldo
La Parte Nord-Est del Gruppo Centrale dal Col Curie'
La Parte Nord-Est del Gruppo Centrale dal Col Curie’

La Val Vissada e’ sita al centro del territorio Comelicense essa e formata e protetta da tre monti che la circondano. A Nord Le Crode dei Longerin, a Sud Ovest il Monte San Daniele ed a Sud Est il Monte Schiaron. Splendida Valle Glaciale che puo’ essere raggiunta da Sud imboccando dalla F.la Zovo il sentiero con segnavia CAI-169, da Nord partendo da M.ga Londo seguendo il Segnavia CAI-167 oppure partendo da M.ga Melin. Puo’ essere raggiunta anche da Ovest comincindo la salita alla F.la Col dei Pradetti seguendo il Sentiero con segnavia CAI-165.

Il Bivacco Val Vissada
Il Bivacco Val Vissada

Il luogo presenta parecchi punti da visitare, in quanto nel passato e’ stato teatro di movimenti militari durante la prima guerra mondiale e sono presenti ancora le tipiche costruzioni oramai in rovina dell’epoca, Trincee, muri di sostegno, grotte, feritoie ecc. Oltre a tracce molto piu’ recenti che l’hanno vista come alpeggio estivo per bovini, oppure ovini. L’intero itinerario non richiede particolari conoscenze alpinistiche puo’ essere affrontato con un equipaggiamento da trekking standard (Scarponcini, giacca a vento, occhiali da sole e racchette) si percorreranno circa 15 Km in poco piu’ di 8ore e vedra’ il raggiungimento di tutte e tre le vette che dominano la valle. In alternativa e’ presente il Bivacco Val Vissada che permette di pernottare avendo un saccoletto a seguito.

Il Nostro percorso segue un andamento ad anello, parte dalla F.la Zovo e seguendolo ci portera’ dapprima a visitare la Bombarda ed il Belvedere del Monte San Daniele poi su segnavia CAI-169 alla salita prima allo Schiaron, in secondo al Longerin e per finire saliremo sul San Daniele per poi rientrare via segnavia CAI-165 e 154.

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Percorso Grande Guerra del Monte San Daniele
Percorso Grande Guerra del Monte San Daniele

Sistemata l’automobile alla F.la Zovo imbocchiamo a sinistra del Rifugio il Sentiero con Segnavia CAI-154 in direzione Ovest verso il Monte Zovo. Dopo pochi minuti di strada Forestale a ghiaia incontrata una piazzola di scambio lasciamo la strada e imbocchiamo un sentierino non segnato che subito sale nei boschi sulla sinistra. Dopo aver incontrato le prime trincee nel bosco si sale ancora fino a quota di 1660 ms.l.m. dove il sentiero svolta verso Est uscendo dai boschi. Ora per ghiaie anche leggermente esposte seguiamo un camminamento militare della prima guerra mondiale provvisto di corda metallica fin al raggiungimento di un tunnel che si inoltra nel monte per una quindicina di metri.

I Muri della Piazzola Bombarda
I Muri della Piazzola Bombarda

Fuoriusciti dall’ altra estremita’ in breve raggiungiamo la piazzola della Bombarda, pochi resti di muri in crode ricordano l’installazione di mortai difensivi. Or si scende ripidi fino al bivio per il belvedere che verso Est conduce ad una piattaforma rialzata che permette una meravigliosa veduta sulla Val Visdende. Tornando al sentiero principale si scende ancora pochi metri fino ad incrociare il Segnavia CAI-169 che sale nella gola scavata dal Rio di Vissada tra il Monte San Daniele e il Monte Schiaron.

dal Belvedere del Percorso Grande Guerra del Monte San Daniele
dal Belvedere del Percorso Grande Guerra del Monte San Daniele
La Val Vissada
La Val Vissada

Ora la pendenza si fa’ piu’ significativa, anche il terreno ciotoloso non ci aiuta. Man mano che saliamo per la gola osserviamo le rocce dei due monti avvicinarsi sempre di piu’ chiudendoci il tracciato verso Nord. In cima possiamo guardare la cascata di “Pisandui” del Rio di Vissada, oltrepassata la quale entriamo in Val Vissada vera e propria. Da questo punto la Val Vissada si Presenta ancora stretta fra i due Monti pero’ continuando a salire essa si allarga man mano regalandoci dei colori stupendi in qualsiasi stagione la visitiamo.

Monumento ai Caduti in Val Vissada
Monumento ai Caduti in Val Vissada

Giunti a circa meta’del rettilineo che sale lungo l’estremita’ Destra della valle possiamo uscire dal Segnavia CAI-169 per una visita al Cippo militare commemorativo sito sulle rive del Rio di Vissada a qualche centinaio di metri dall’omonimo bivacco di recente restauro. Dopo esserci rifocillati a dovere riprendiamo la salita sempre per segnavia CAI-169 che corre sul lato del Monte Schiaron, dal bivacco in poco tempo siamo quasi in cima alla valle percorrendo una comoda mulattiera in lieve pendenza. Ora dove svoltiamo a Destra imboccando il sentiero con Segnavia CAI-196 per la cima dello Schiaron.

La Salita Erbosa allo Schiaron
La Salita Erbosa allo Schiaron
Laghetto Piovano sullo Schiaron
Laghetto Piovano sullo Schiaron

Al bivio possiamo osservare i ruderi della M.ga Vissada che un tempo ospitava delle pecore e appena sopre il sentiero nascosto sull’altopiano un piccolo laghetto piovano che funge da scorta d’acqua per le manze che abitano l’alpeggio in estate. Siamo in cima alla Val Vissada ed il sentiero corre quasi sull’orlo franoso che da’ sulla sottostante Val di Londo. Si sale per prati osservando i vecchi resti di trincee alla nostra Sinistra. Arrivati circa a meta’ salita possiamo osservare una grotta sulla Sinistra forse un riparo per i pastori di un tempo oppure altri resti militari.

Grotta Verso la Salita allo Schiaron
Grotta Verso la Salita allo Schiaron
Lo Spuntone di Roccia Cima dello Schiaron
Lo Spuntone di Roccia Cima dello Schiaron

Sempre per prati in breve tempo arriviamo alla F.la sottocima che ci permette di sbirciare sulla Val di Londo. Da qui’ il percorso corre sulla roccia del monte, ci si avvicina per un centinaio di metri poi si sale al centro della cima lungo un ampio canalone franoso. A questo punto, in cima al canalone, possiamo decidere per due vie che ci portano alla vetta: la via di Destra, sicuramente e’ la piu’ indicata per i fifoni, si scavalca il grosso masso alla nostra destra e seguendo gli omini segnavia si attraversa la cima orrizontalmente lungo le ghiaie fino ad arrivare alla F.la opposta erbosa da qui si sale agiatamente in cima dal lato Nord Est del Monte.

Il Fortino sulla cima dello Schiaron
Il Fortino sulla cima dello Schiaron

La Via di Sinistra invecie sale la cima per rocce e presenta un passaggio esposto nel quale bisogna attraversare un canalino ripido sul lato Nord accovacciandosi leggermente per passare sotto a delle roccie. Oltrepassato questo punto si sale sempre per roccie alla vetta aggirandola in senso antiorario. Questa via oltre che essere piu’ avventurosa permette di osservare il fortino a Nord del Monte. Dalla cima possiamo vedere altre trince e scendere lungo la cresta della montagna in direzione Val Visdende. Scendendo di qualche centinaio di metri e’ possibile vedere un’altra grotta nei paraggi.

La Doppia Croce di Cima del Monte Schiaron
La Doppia Croce di Cima del Monte Schiaron
La Salita a C.ma Sud d. Longerin da C.ma Vissada
La Salita a C.ma Sud d. Longerin da C.ma Vissada

Ci incamminiamo in discesa verso il Monte Longerin e in una mezzora siamo agiatamente scesi dallo Schiaron e ci troviamo alla F.la Longerin. Pronti ad intraprendere la salita alla vetta piu’ alta dell’itinerario che va intrapresa attraversando il complesso in mezzo ai Torrioni ed alle Crode dei Longerin. Dalla F.la Longerin prendiamo il segnavia CAI-195 il sentiero sale presto di quota in direzione Est per poi girare e Nord fino sotto i Torrioni da dove parte il Sentiero CAI-165 per il P.so Palombino. A circa meta’ strada possiamo allontanarci dal sentiero principale e in primis camminare lungo il ciglio della valle per poi scavalcarlo verso la val di Londo e proseguire verso i torrioni, troveremo una grotta che si inoltra per una quindicina di metri nella montagna e termina con una feritoia sulla Val di Londo un’ altro resto della Grande Guerra.

La Grotta-Fortino nei T.ni dei Longerin
La Grotta-Fortino nei T.ni dei Longerin

Al bivio col Segnavia CAI-165 il nostro sentiero si fa’ leggermente piu’ dolce e striscia fra una roccia e l’altra dell’arena naturale del monte. Giunti a circa meta’ esso sale decisamente di quota, dobbiamo seguire le bandierine da un masso all’altro e camminare per prati ripidi e ghiaiosi. Si sale fino ad incontrare i torrioni dei Longerin poi si svolta leggermente verso Sinistra e si intraprende l’ultimo ripidissimo tratto ghiaioso costeggiando le pareti di roccia.

La Discesa da C.ma Sud d. Longerin
La Discesa da C.ma Sud d. Longerin

Saliamo infilando l’apertura che al termine ci conduce a cavallo della montagna su un piccolo pianoro sassoso con vista sul lato Sud, da qui la stretta cima Sud e’ a pochi passi. Il panorama nelle limpide giornate autunnali e’ indescrivibile e molto ampio vista l’altitudine del Monte (2523 ms.l.m.).

La Croce di Cima Sud Longerin
La Croce di Cima Sud Longerin
La Salita alle C.de dei Longerin dal Versante Sud
La Salita alle C.de dei Longerin dal Versante Sud

L’itinerario prosegue scendendo da Cima Sud sul versante Sud del Monte per sentiero Custom e quindi senza segnavia CAI, sono presenti cmq parecchi ometti in pietra. Inizialmente si perde di quota attraversando le rocce che formano poi la cima tenendosi sempre verso l’orlo che guarda molto piu’ in basso il bosco della ferrera. Qui’ la traccia e’ ben marcata e distinguibile. Giunti a dei torrioni bisogna scendere per canalone pratoso in quanto il sentiero tenderebbe ad attraversare il torrione ma poi si perde perche e’ un sentiero della selvaggina. Da qui possiamo scegliere se scendere diritti per prati ripidi oppure diminuire di altitudine costeggiando le crode, in ogni caso a circa quota 2250 ms.l.m. incrociamo di nuovo il sentiero che ci porta in F.la. tagliando orrizontalmente l’arena dei Longerin.

Il M.Longerin dalla C.ma del M.S.Daniele
Il M.Longerin dalla C.ma del M.S.Daniele

Svoltiamo verso Destra seguendo la traccia molto definita oltrepassiamo l’ultimo torrione delle Crode dei Longerin ora la discesa e’ molto piu’ dolce, man mano che si scende il sentiero arriva al ciglio Nord Est della Val Vissda quello che da’ su Giao Storto, da qui’ cammina a filo del bosco di mughi e talvolta per evitarli dobbiamo scendere senza alcun pericolo nel lato franoso. Alla fine si lascia il ciglio della valle per un breve tratto nel bosco di mughi dove incroceremo il segnavia CAI-165 che sale attraversando tutti i Piani di Vissada provenendo dalla F.la Longerin, lo imbocchiamo e salendo guadagnamo la F.la tra Le Crode dei Longerin e Il Monte San Daniele.

Il Monte San Daniele dalla Salita a Cima Sud dei Longerin
Il Monte San Daniele dalla Salita a Cima Sud dei Longerin
I Ghiaioni Sotto il San Daniele
I Ghiaioni Sotto il San Daniele
L'Ultimo tratto della Salita Al San Daniele
L’Ultimo tratto della Salita Al San Daniele

Il penultimo tratto vede la salita alla solitaria cima del Monte S.Daniele. Si parte alla F.la dal lato di Vissada e si cammina salendo su un sentiero con segnavia ad ometti di pietra. Proseguiamo verso Sud ultrepassando le prime F.le che salgono in cresta e poi giunti ad un canale ripido coperto di mughi lo saliamo ed in breve siamo sulla cresta del monte. Ora si procede dall’lato opposto lungo un camminamento ghiaioso largo che sale rapidamente verso la cima. Bisogna far attenzione ad un tratto, quando poco prima di un pianoro, si deve attraversare la cima del ghiaione piu’ grande; perche spesso il sentiero frana portato dalle ghiaie. Si entra nel canalone e si riesce dall’altra parte alla stessa quota. Meglio se lo si affronta scendendo leggermente per poi risalire di quota dall’ altra parte. Ora ci troviamo sul pianoro erboso sotto la cima, oltrepassate alcune roccie in arrampicata siamo su.

La Croce di Cima del Monte San Daniele
La Croce di Cima del Monte San Daniele
Salita In Val Vissada per C.d.Pradetti
Salita In Val Vissada per C.d.Pradetti

Proseguiamo l’ultimo tratto dell’ itinerario ritornando alla F.la San Daniele ed imboccando di nuovo il segnavia CAI-165 in direzione della S.la dei Pradetti. La prima parte del sentiero si snoda in orrizzontale verso Sud, lungo i ghiaioni ripidi del San Daniele. Prestare attenzione nell’attraversamento dell’ultimo tratto in cui bisogna salire leggermente per riimboccare il sentiero dall’altra parte. L’ultimo ghiaione lo si discende per una ventina di metri e da qui il sentiero procede per bosco. Ancora qualche tornante e ci ritroviamo nel bosco di abeti, la via si fa’ man mano meno ripida e piu’ larga, oltrepassiamo un Bivacco privato sul Colle dei Pradetti e in una decina di minuti arriviamo alla S.la dei Pradetti dove lasciamo il Segnavia CAI-165 che prosegue per M.Zovo e svoltiamo e Sinistra continuando su mulattiera sterrata con segnavia CAI 154 che in un’ oretta percorre tutto il lato Sud del San Daniele e ci riporta alla F.la Zovo.

Il Monte Schiaron dai Longerini
Il Monte Schiaron dai Longerini
Il Monte San Daniele dalla Cima del Monte Zovo
Il Monte San Daniele dalla Cima del Monte Zovo

Questo itinerario e’ molto flessibile e puo’ essere integrato con altri giri o provenienze dal momento che la Val Vissada e’ raggiungibile anche dalla Val di Londo seguendo il Segnavia CAI-167/169 e dalla val di Melin per segnavia CAI-165.

I Torrioni dei Longerin dalla Cresta del M.Palombino
I Torrioni dei Longerin dalla Cresta del M.Palombino

Tutta la zona e’ contornata da una miriade di strade comunali o forestali che permettono l’avvicinamento da tutti i lati oppure anche un rientro rapido in caso di maltempo o infortunio. Per questo motivo l’itinerario in Val Vissada puo’ offrire molteplici varianti di percorrenza.

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