Monte San Daniele Fuoripista (CAI-169-SUD-CSTM)

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CSTM
Val Visdende Salendo in Val Vissada
Val Visdende Salendo in Val Vissada

.169 Partiamo dalla F.la Zovo dove siamo arrivati in auto e, dopo averla adeguatamente parcheggiata per permettere il parcheggio di altre vetture, ci incamminiamo imboccando il sentiero con segnavia CAI-169. Inizialmente si procede per bosco con andamento pianeggiante. Lasciatoci il bosco alle spalle si attraversano dei ghiaioni del M.San Daniele su mulattiera di recente sistemazione. Si procede in leggera salita verso Nord finche’ si arriva all’estremita’ del M.S.Daniele, da dove si ha una panoramica stupenda sulla Val Visdende, con il Gruppo del Rinaldo-Ferro vicino sulla destra ed in lontananza il M.Peralba. Ora la salita si fa piu’ concreta, sempre sul lato del M.San Daniele, ci si eleva per 150m nell’imbocco della Val Vissada per ripido canale naturale fra il M.Schiaron e il M.San Daniele su terreno a ghiaia grossa; da qui si puo’ ammirare anche una caratteristica cascata del Rio di Vissada chiamata “Pisandui”. Giunti al cancello che separa la valle abbiamo raggiunto circa i 1727 ms.l.m. e da questo vertice della Val Vissada si cominciano ad intravedere in alto sulla sinistra le C.de d. Longerin. La strada ora sale sul lato destro della valle, lungo la base del M.Schiaron, e dopo aver percorso circa 200m di salita, all’ imbocco della Val Vissada lasciamo il sentiero principale svoltando sulla sinistra.

Imbocco Val Vissada
Imbocco Val Vissada

.cstm La Via alternativa per la salita al San Daniele comincia attraversando il Rio di Vissada e oltrepassati  i primi mughi  a bordo  sentiero saliamo imboccando il canalone piu’ largo alla nostra  sinistra. Da qui la pendenza inizia a farsi sentire, percorsi i primi 300m  il canalone si restringe e si fa molto ripido qui la via puo’  essere pericolosa in caso di pioggia specialmente in discesa. La traccia e’ inesistente e, nel punto piu’ ripido non ci sono le classiche tappe prodotte quando il sentiero e’ ben frequentato. Superata questa strettoia procediamo sempre in direzione  Ovest  fino a sbucare nei prati alla quota di 2000msl. Si sale ancora un centinaio di metri e si puo’ affrontare sempre per prati ripidi la cima svoltando verso Nord.

.Considerazioni La salita alternativa al San Daniele porta ad un altitudine di 2229 ms.l.m. della Cima; partendo dalla F.la Zovo si ha un’elevazione di 623m e si percorrono 4,5km in circa 3 ore. La difficolta’ dell’escursione e’ EE in quanto lungo la salita e’ presente un ripido tratto erboso senza validi appigli  che puo’ essere scivoloso in caso di pioggia. La discesa puo’ essere intrapresa anche sul versante Sud della Montagna, in questo caso bisogna seguire il segnavia CAI-165 fino ad incrociare la mulattiera che porta in cima al M.Zovo e poi svoltando a Sinistra proseguire fino alla F.la Zovo.

La Croce di Cima del Monte San Daniele
La Croce di Cima del Monte San Daniele
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Percorso Grande Guerra del Monte San Daniele
Percorso Grande Guerra del Monte San Daniele

.il Percorso Militare Appena prima di salire alla cascata di “Pisandui” corredata da cartello indicante abbiamo un percorso militare risalente alla grande guerra. Il mini itinerario ad anello puo’ essere affrontato agevolmente partendo dal sentiero CAI-169 alla quota di 1600 MSL prima di inoltrarsi nella salita alla cascatella “Pisandui”. Oppure, dal lato opposto lungo la strada che conduce al M.Zovo con segnavia CAI 154, svoltando a destra circa 200m dopo al rifugio F.la Zovo. Il percorso prevede la visita a quello che resta di una piazzola per mortai e si snoda lungo camminamenti militari.

dal Belvedere del Percorso Grande Guerra del Monte San Daniele
dal Belvedere del Percorso Grande Guerra del Monte San Daniele

.il Belvedere Al bivio del sentiero CAI-169 si sale qualche metro e poi orrizontalmente si procede verso Sud fino ad incontrare uno steccato ed una panchina. Siamo arrivati al belvedere e da qui si ha una stupenda vista sulla Val Visdende.

I Muri della Piazzola Bombarda
I Muri della Piazzola Bombarda

.la Bombarda Tornati di qualche passo indietro il sentiero sale ancora molto ripido fino a che conduce a dei ruderi di una costruzione in una radura molto soleggiata. Ci troviamo nella piazzola della bombarda dove durante la prima guerra mondiale i soldati avevano installato delle postazioni di bombardamento con dei mortai. Il sentiero prosegue giungendo ad un tunnel che sbuca dall’altra parte del monte con una stupenda vista dall’alto del bosco; da qui si continua pressoche in orrizontale per rocce e ghiaie fino a rientrare nel bosco. La via e’ attrezzata con delle corde metalliche per i meno esperti.. Il sentiero continua inoltrandosi nei boschi fino a sbucare nelle vicinanze dal rifugio F.la Zovo lungo la strada che porta al Monte Zovo.

Acqu abbondante

.acqua Il tracciato garantisce una buona scorta di acqua, specialmente la prima parte della salita in Val Vissada e fino alla F.la Longerin. La seconda parte invece non presenta nessuna fonte d’acqua che dovra’ pertanto essere presa prima.

.bici La salita alla Val Vissada puo’ essere intrapresa anche in bicicletta, pur essendo un tragitto pietroso e ripido, in quanto i cicli possono passare poiche’ la strada e’ generalmente larga. Comunque solo fin alla F.la Longerin, perche’ la salita alla Cima non e’ intraprendibile in bicicletta.

Cane portabile

.cane Tutta l’escursione puo’ essere accompagnata da un cane o piu’, a patto che l’animale sia abituato all’altitudine e sappia comportarsi sui sentieri di alta montagna in presenza di pietre rotolanti. In alternativa si deve procedere con un guinzaglio. In genere non sono presenti passaggi che possono mettere in difficolta’ gli animali a quattro zampe.

Ripari Presenti

.ripari La presenza del nuovo bivacco Val Vissada e della grotta al Longerin garantisce un buon riparo in caso di maltempo, ma anche la possibilita’ di poter passare la notte in zona per poter salire comodamente tutte le cime della valle.